Name Us Yourself – The Lack (cdnuy023 Disasters By Choice) I Name Us Yourself nel giugno 2017 pubblicano il terzo lavoro dal titolo The Lack . Un album di ampio respiro, che rappresenta l’evoluzione artistica della band ormai ridotta a due elementi essenziali, Aldo Parisi voce e tastiere, Giulio Di Fiore, chitarre, basso e programmazione. I brani sono stati scritti a quattro mani in questi ultimi anni, poi riarrangiati e risuonati negli ultimi mesi del 2016 e i primi del 2017. Un lavoro molto sentito, carico di un pesante fardello emotivo, con una forma canzone concreta e raffinata.
Nato nel 1992 a Messina , i Name Us Yourself sono un trio formato da Nicola Panebianco (tastiere),Giulio di Fiore (chitarre) e Aldo Parisi (tastiere, e voce). Un gruppo atipico, comunque, e non soltanto per la scelta oggi poco consueta di cantare in inglese. I richiami ad esperienze come quelle dei Tuxedo Moon, degli Ultravox, dei Japan, dei King Crimson o Blue Nile – melodie di ampio respiro , suoni glaciali, ritmiche geometriche – sono evidenti già nel 12″ pollici di esordio del 1992, che ancora adesso è il lavoro più rappresentativo dello stile della band (una delle quattro canzoni,”Introspective “, piacerebbe senz’altro a Robert Fripp e a David Sylvian): la recente realizzazione (1996) di nuove musiche per “The Phantom Of The Opera “, la celebre pellicola di Rupert Julian (1925), classico senza tempo del leggendario Lon Chaney è infatti troppo particolare e finalizzata alla funzione di colonna sonora (dei Name Us Yourself). E d’altra parte queste musiche , sempre e miracolosamente in bilico tra un profondo, intenso lirismo e una tesa, dolorosa drammaticità, sono anche quelle che hanno dato maggior visibilità alla band siciliana. La loro performance al Mystfest nell’estate del 1996, – con orchestrazione dal vivo di un intonato commento sonoro alla proiezione del vecchio film muto, proposto come evento di chiusura del festival in una copia restaurata e inaugurata per l’occasione, resta esemplare di un ‘attitudine creativa versatile e non molto comune nel circuito indipendente italiano. L’attività del gruppo viene sospesa per cinque lunghi anni per la partecipazione dei suoi tre elementi alla realizzazione e rappresentazione di famosi musical che in lungo e in largo hanno toccato i teatri italiani. Tra i progetti in cantiere ci sono un singolo – con brani trattati dalle sapienti mani dell’ex-Victrola, eze- e una vera e propria opera rock, un genere che, se si eccettua la quasi dimenticata “Orfeo 9” di Tito Schipa Jr., non ha mai trovato terreno fertile nel nostro paese. (Tratto da articolo di Giancarlo Susanna su Mucchio Selvaggio)
AAVV Refractions (from back catalogue) 2005 Cat. CDNUY012
“Refractions” celebra i dieci anni di attività della DisastersByChoice. L’etichetta romana da sempre appassionata di suoni avventurosi, ha deciso di confrontarsi con se stessa e con il mondo esterno. In questi anni abbiamo incontrato molti musicisti e produttori, persone con le quali abbiamo condiviso le stesse passioni e trovato affinità. Ci siamo confrontati con essi animati da stima reciproca, facendo “riflettere” nella loro sensibilità artistica gran parte del catalogo dell’etichetta. Dopo aver scelto i brani a loro più congeniali, li hanno reinterpretati e/o decostruiti, perché crediamo che anche dal confronto e dalla “ricostruzione” possano nascere nuovi contenuti. Non dei semplici “remix”, termine ormai inflazionato, e che per noi ha perso il significato di scambio reciproco, confronto e affinità. Tra gli autori di queste “Refractions” troviamo alcuni dei nomi più significati del multiforme mondo della musica elettronica (Murcof, Fibla, Isan, Alog, Flotel, Encre, TehoTeardo), e progetti che al nostro catalogo hanno contribuito e continueranno a farlo (Layer, Slow Motion, Melodium). “Refractions” è un viaggio alla (ri)scoperta di un catalogo ricco e vario, sicuramente mai banale, in compagnia di ottime e validissime guide.
Tracklist murcof vs slow motion “Flats & rooms” from Summer Of My Youth fibla vs melodium “émissions des sources mobiles” from a slight difference in the air pressure isan vs layer “Int” from 12” Bianca Series (arc mix) flotel vs melodium “Minkowski’s mind” from Quiet Noise Area (Between Mikowski’s ears) teho teardo vs the circlesouth “Telephone card” from Remind Nothing (gossip mix) layer vs the boylucas “what would, could and should have been” from 12” Bianca Series encre vs micro:mega “touch” from Dump slow motion vs name us yourself “Hideout” from The Phantom Of The Opera melodium vs vero from preghiere (vero’s sound bricolage) alog vs slow motion “new melodies” from Summer Of My Youth – Song sung inwardly (slow motion reconstructed) layer vs ejzenstejn “Etnaa/Vacuum” from Analog side 7″ (ejzenstejn’s analog edit)
NAME US YOURSELF The Phantom of the Opera 1997 Cat. CDNUY002
Inizialmente queste musiche accompagnano le immagini del film muto The Phantom Of The Opera (1925 Rupert Julien). In seguito al successo ottenuto in occasione del Mystfest 96 e alle richieste di un supporto dopo ogni rappresentazione, si è pensato di portare su CD gli spunti più marcanti di questa sonorizzazione. Orchestrazioni si alternano a tonalità più scure a tratti minimali
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