Slow Motion, progetto nato nell’ambito dell’elettronica post-ambient/drone nel 1998, nel giro di pochi anni diventa un caso che catalizza le attenzioni della stampa e del settore in quanto, parallelamente all’attività discografica e ai live, pensa e organizza l’HALF DIE FESTIVAL, festival “pirata” di musica elettronica che dal 2000 si tiene ogni anno sul tetto di una casa in una zona industriale di Roma e che è diventato uno dei più attesi appuntamenti cult della capitale. Il consenso ricevuto dalla pubblicazione dei cd Bufo Alvarius (Pantheistic Records, 2000), Sloosfera (Half Die Collective, 2000) e The days of station wagons (Disasters By Choice 2001) portano il gruppo nel 2002 ad essere protagonista della performance di musica elettronica e videoarte Instant Motion, a Roma, insieme al videoartista norvegese HC Gilje e nello stesso anno a partecipare all’evento patrocinato dal Comune di Roma Sonìcity – Architetti del suono – compositori del luogo, tenutosi presso il complesso abitativo Corviale.
Discografia: Pretty Boring – cd (autoprod. – 1998) split Ejzenstein / Slow Motion – 7″ limited edition (Disasters By Choice – 1999) 13 Elements – compilation – (Gripping ethereal solitude) – cd (Disasters By Choice – 1999) Bufo Alvarius – cd (Pantheistic Records – 2000) Aliens in Roma vol. 3 – compilation – (Flow) – cd – 2000 Sloosfera – Split Slow Motion / Noosfera – cd (Half Die Collective – 2000) The days of station wagons – cd (Disasters By Choice – 2001) Sonìcity – compilation – (Sibilio; Her; Corviale Mon Amour; MoLeLoBa; 1202 flats_6133) – cd (Moorroom – 2002) Summer of my youth – cd (Disasters By Choice – 2004)
“Refractions” celebra i dieci anni di attività della DisastersByChoice. L’etichetta romana da sempre appassionata di suoni avventurosi, ha deciso di confrontarsi con se stessa e con il mondo esterno. In questi anni abbiamo incontrato molti musicisti e produttori, persone con le quali abbiamo condiviso le stesse passioni e trovato affinità. Ci siamo confrontati con essi animati da stima reciproca, facendo “riflettere” nella loro sensibilità artistica gran parte del catalogo dell’etichetta. Dopo aver scelto i brani a loro più congeniali, li hanno reinterpretati e/o decostruiti, perché crediamo che anche dal confronto e dalla “ricostruzione” possano nascere nuovi contenuti. Non dei semplici “remix”, termine ormai inflazionato, e che per noi ha perso il significato di scambio reciproco, confronto e affinità. Tra gli autori di queste “Refractions” troviamo alcuni dei nomi più significati del multiforme mondo della musica elettronica (Murcof, Fibla, Isan, Alog, Flotel, Encre, TehoTeardo), e progetti che al nostro catalogo hanno contribuito e continueranno a farlo (Layer, Slow Motion, Melodium). “Refractions” è un viaggio alla (ri)scoperta di un catalogo ricco e vario, sicuramente mai banale, in compagnia di ottime e validissime guide.
Tracklist murcof vs slow motion “Flats & rooms” from Summer Of My Youth fibla vs melodium “émissions des sources mobiles” from a slight difference in the air pressure isan vs layer “Int” from 12” Bianca Series (arc mix) flotel vs melodium “Minkowski’s mind” from Quiet Noise Area (Between Mikowski’s ears) teho teardo vs the circlesouth “Telephone card” from Remind Nothing (gossip mix) layer vs the boylucas “what would, could and should have been” from 12” Bianca Series encre vs micro:mega “touch” from Dump slow motion vs name us yourself “Hideout” from The Phantom Of The Opera melodium vs vero from preghiere (vero’s sound bricolage) alog vs slow motion “new melodies” from Summer Of My Youth – Song sung inwardly (slow motion reconstructed) layer vs ejzenstejn “Etnaa/Vacuum” from Analog side 7″ (ejzenstejn’s analog edit)
SLOW MOTION Summer of my youth 2004 Cat. CDNUY011
Summer of my youth (Disasters By Choice/Wide) è frutto di una apertura a sonorità più “pop” rispetto ai lavori precedenti di Slow Motion. L’ispirazione post-wave memore di atmosfere fine anni ’80-primi ’90, si concretizza in brani cantati o in cui comunque la melodia fa da elemento portante. La varietà di carattere, di stile, di estetica, in equilibrio tra sonorità elettroniche, acustiche e campionamenti di suono concreto, costituiscono le coordinate all’interno delle quali si muove la creazione artistica. In bilico tra enfasi e minimalismo, citazione nostalgica e avanguardia, costruzione ritmica strutturata secondo canoni matematici e sensibilità melodica, forma canzone tradizionale e destrutturazione di essa, la tessitura dei brani si stratifica su glitch, microfrequenze e interferenze creando paesaggi sonori complessi di grande spessore evocativo. L’uso del laptop sia come strumento compositivo sia come mezzo di espressione durante il live act è rappresentativo di un’elettronica intesa come esperimento creativo. Il live set prevede, oltre all‚uso del laptop, contrabbasso, sintetizzatori analogici e digitali, vibrafono, marimba e voce.
Forme espressive libere e personali, musica elettronica anomala in cui la base digitale viene stemperata dal suono acustico caldo ed avvolgente di batteria e contrabbasso, campionamenti eleganti e strutture ritmiche complesse costituiscono l’insieme perfettamente equilibrato in cui si fondono suoni ed umori diversissimi: dall’ambient all’ electro-rock, dalla minimal-techno alla house. Annunciato da alcune promettentissime performances live, The Days of Station Wagon è l’album che sancisce il processo di definitiva maturazione di una band dalle intuizioni tanto semplici quanto brillanti.
7″ split (ltd. white vinyl) EJZENSTEJN Analogic/ SLOW MOTION Digital 1999 Cat. LPNUY002
Due differenti strade per cercare nuove musiche possibili.
AAVV 13 Elements 1999 Cat. CDNUY004
Tracce da Windsor for the Derby, Ma Cherie For Painting, Loopdrop, Slow Motion, Electroscope, Quint, Fukuyama, Mohagonny, Class, Foehn, Mount Analog, Micromars, Rothko.
Disasters By Choice è orgogliosa di presentare la ristampa per il mercato occidentale di “Acoustic View” dell’artista di Pechino me:mo, uno dei progetti musicali più significativi della fiorente e stimolante scena di musicale indipendente della Repubblica Popolare Cinese. “Acoustic View” oltre a essere il primo album di musica elettronica cinese a essere pubblicato da una label italiana e tra i primi in Europa, è anche uno dei dischi più interessanti e maturi realizzati in Cina negli ultimi anni, segno di una fervente attività musicale in Cina forse ancora in parte sconosciuta in Occidente. La presente ristampa è arricchita da 4 remix esclusivi realizzati da altrettanti artisti vicini alla label romana: Obsil, Populous, Gianni Music (Slow Motion) e Layer. Remix che idealmente creano una linea invisibile tra l’Italia e Pechino.
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