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Solar lodge

Il nome della formazione, attiva dal 1988, deriva dal titolo di un brano presente nell’album “Scatology” dei Coil, gruppo di punta della scena elettronico-esoterica inglese. I Solar Lodge hanno dimostrato in tempi non sospetti come l’elettronica possa essere utilizzata non solo per infuocare le piste da ballo, ma anche per creare delicati, ipnotici e oscuri ambienti celebrali. Quella dei S.L. é una scrittura dai contorni minimali e profondamente evocativi in cui l’ elettronica, la dilatazione dei suoni, la fusione di ritmi ancestrali e tecnologici, le chitarre filtrate restituiscono il senso devastante della “waste land” contemporanea. La produzione del gruppo si basa essenzialmente sul lavoro di Fulvio Biondo (tastiere, campionamenti, programmi) e di Enrico Angarano (chitarre, programmi) ai quali si sono affiancati nel corso degli anni diversi musicisti dell’area romana.
I Solar Lodge hanno inoltre, in più occasioni, collaborato con 
Ida Gerosa, personaggio di spicco della computer art internazionale, sia con le immagini di copertina degli album “According To The Rites Of Beauty” e “Spells Of Challenge” che nelle esibizioni dal vivo.
In questo periodo la formazione sta lavorando alle composizioni del nuovo album che vedrà la collaborazione di nuovi musicisti ospiti e uscirà nel 2001 per l’etichetta discografica 
Compagnia Nuove Indye.

Discografia:
Heartbeat Of The Roses” Minus Habens 1989 (cassetta)
Recicling Project 2” Biotope Art Organization 1990 (cassetta, aavv) 
Bluth und Bluthe” Sakristei  1990 (cassetta, aavv) 
Topy TV, Tribute To Psichic TV” Topy TV  1990 (cassetta, aavv)
Eternity Into Stillness” Angel Records 1992 (cd)    
Solar Lodge” autoproduzione  1993 (cassetta)   
According To The Rites Of Beauty” Disasters By Choice/Epsilon 1995 (cd)
Spells of Challenge” Compagnia Nuove Indye 2000 (cd)

SOLAR LODGE
According to the rites of beauty

1996
Cat. CDNUY001

Musica aggressiva e onirica, vibrante e meditativa al tempo stesso, quella dei Solar Lodge che, con il loro secondo lavoro “According To The Rites Of Beauty”, scavano a fondo tra possibili indirizzi della musica elettronica alle soglie del nuovo millennio. Una proposta che tende a svincolarsi da generi, mode e simbolismi, in perfetto equilibrio tra sonorità e ritmiche post-industrial, etno-ambient e avant garde.